Nella piazzetta di Mondello si trovavano tantissime bancarelle dei purpari, dove veniva venduta questa delizia del mare.
Fu per questo che a metà degli anni ’80 tutte le bancarelle furono rimosse dalla piazzetta di Mondello, tra le proteste di chi amava tanto gustare il polpo caldo caldo, sentendo il profumo del mare.
Bisogna ammettere che le bancarelle in lamiera erano veramente bruttine, però avevano un fascino tutto particolare, popolare, ed erano un motivo di attrazione per i palermitani, ma anche per i turisti colpiti da tanto folklore.
Per quanto riguarda la questione igienica, i palermitani non avrebbero avuto troppi problemi, visto lo stomaco immunizzato da tutto, grazie ad anni di allenamento ai cibi più bizzarri, più pesanti e ai luoghi non sempre puliti…
certo per i turisti meno abituati poteva essere più rischioso, una vera “prova di coraggio”, anche se devo dire che mai ho sentito dire di gente che ha avuto problemi col nostro cibo, col Mac Donald si!
Ritornando ai purpari di Mondello, alcuni di questi si sono trasferiti all’interno dei ristorantini, per continuare la loro storica attività.
Il polpo bollito si può trovare anche a Sferracavallo (insieme ai ricci e alle cozze),
I polpi venivano bolliti in pentoloni (i più tradizionali in creta) colmi di acqua di mare, e poi serviti su piatti di ceramica accompagnati solo da una spruzzatina di limone. C’era tutta una ritualità nel cucinarli e nel servirli, e una grande competenza nello scegliere i più teneri (le femmine) o i più pregiati (i maiolini).
Questo trucco credo serva per un motivo esclusivamente estetico, per far arricciare i tentacoli “ le granfe” verso l’alto, ma nessun palermitano si permetterebbe di fare diversamente.
I veri amatori lo mangeranno solo con l’aggiunta del succo del limone, ma è ottimo anche all’insalata, tagliato a pezzetti (svuotando la testa, anche se c’è chi ama mangiarne il contenuto dal colore poco invitante) e condito semplicemente con olio, limone e prezzemolo fresco.
il polpo è buonissimo!! ma io ho un debole per le cozze!!!buon fine settimana!!
Meno male che il polpo l’ho sempre cucinato così, é buonissimo.La tradizione siciliana sul metodo di cottura é arrivata fino qui.Un bacio cara Evelin e buona domenica
Che meraviglia il polpo in insalata! Lo preparavo spesso quando avevo una cucina.Ah, il caffè che bevo da un po’ di tempo a questa parte è acqua i purpu….uf….
tu mi fai sempre venirer la nostargia di Palermo la mia cittàche buono il polpo bollito comprato quandero piccolo a vucciria ciao Giuseppe
buonissima l’insalata di polipo…un bacioAnnamaria
..uno dei piatti estivi (e non solo) del tipico palermitano…Un carissimo abbraccio!
@ Katty: anch’io devo dire amo molto le cozze, non ho potuto fare a meno di mettere la foto!@ Germana: un bacione!@ Anna: sono contentissima che mi hai scritto, presto mangerai il polpo all’insalata e berrai un ottimo caffè ristretto, lo so!@Giuseppe: torna a Palermo, troverai tutte le nostre delizie che ti aspettano!@AnnaMaria: baci!!!@Domy: per i palermitani doc come noi!
quello di Mondello e’un avera esperienza ragazzi 😉
buono il polipo bollito.mmmmm
Troppo buono u purpu vugghiutu! E poi a Sferracavallo i chioschi sono come a casa mia da quando ero piccola…ahahaha!!!
passa da me,piccolo premio 😉
Bellissimo post!Il cibo di strada si lega a storie veramente interessanti ed è spesso veramente buono.Grazie della bella storia.Enrico
Eu como tudo isso aí certeza!I eat it for sure!
Che delizia!!!
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