Qualche giorno fa è successo un fatto incredibile, una di quelle cose così veloci, che non hai nemmeno il tempo di realizzarle prima e così assurde che la fantasia riesce poi a ritrasformarle ancor di più facendole diventare come la trama di un film.
Ci trovavamo in autostrada nel nostro solito pendolare tra la campagna e la città, una giornata soleggiata e calma; la nostra auto scassata viaggiava ad una velocità moderata quasi in automatico, ormai la vecchietta conosce la strada a memoria.
Chiudo il cellulare e continuo a parlare. Divento ancor più logorroica in auto, come se fosse sempre notte e volessi tenere sveglio il mio “caro autista”.
Mentre parlo e parlo, una motocicletta di grossa cilindrata ci sorpassa così velocemente che la nostra auto sembra quasi avvertirne il colpo e come un pugile stanco incassarlo al suo fianco sinistro, è tutta una questione di secondi quando vedo davanti a noi un improvvisato carnevale: dalla testa e dai fianchi del motociclista esplode una nuvola di coriandoli sfavillanti alla luce del sole, un gioco di fuoco, infiniti foglietti si librano nell’aria come scintille colorate.
E poi una cosa più pesante cade sull’asfalto e non c’è nemmeno il tempo di vederla che è quasi calpestata, sono dei guanti neri da motociclista e poi il portafogli, il tutto mentre i coriandoli ancora svolazzano e la moto è ormai svanita nel nulla; sento solo la voce del mio compagno di vita e di viaggio dire: “azz il portafogghi ci cariu” e nell’immediato sono io che rispondo: “poverino e anche tutti i suoi fogli” (immaginando, chissà perché, si trattasse di uno scrittore a cui fosse volato il suo primo manoscritto) e poi sento di nuovo: “miii, sono carte da cinquanta euro” e lì mi si è stampata un’immagine nella mente e negli occhi: un tappeto di piccoli foglietti colorati sul manto stradale, e poi come in uno zoom mentale, uno solo di quei foglietti nitido e perfettamente a fuoco: sì era proprio una banconota da cinquanta euro, non credo di averne mai viste così tante in una sola volta e soprattutto non le ho mai viste volare in aria come fossero coriandoli…
E così il tempo di dire: “fermarsi sarebbe inutile e pericoloso”, che vediamo almeno due auto dietro di noi che si accostano in corsia d’emergenza per raccogliere parte del bottino, esaltati come i ragazzini a cui tirano le caramelle dai carri carnevaleschi.
E noi a pensare che siamo i soliti fessi, che invece di prenderci i soldi, avremmo voluto farglieli riavere…
Io che sono fantasiosa durante il percorso rimuginavo e creavo con la mente. Prima, solidarizzando ho immaginato che quello fosse l’incasso di un povero negoziante, poi la fantasia si è complicata ed è diventata un triller in cui il motociclista aveva fatto una rapina in banca o forse un’estorsione…
Alla fine noi siamo arrivati alla solita meta per continuare la nostra giornata, simile a tante altre, ma questa volta con la bizzarra immagine di una moto circondata da fogliettini luccicanti come coriandoli… strano, ma strana è la vita.
Approfitto di questo post per autofesteggiarmi perchè sono tra i sei vincitori di un contest a cui ho partecipato con molto piacere visto il tema interessante. Sono davvero felice e ringrazio Mimma ed il marito che mi hanno scelta, complimenti anche agli altri vincitori e a tutti i partecipanti per le ricette davvero gustose!!!