Pasta “c’anciova”
C’è un primo piatto da annoverare tra i più importanti della cucina palermitana, che la rappresenta al meglio grazie al suo gusto che armonizza il dolce ed il salato.
“Purpiceddi murati”
C’è una ricetta siciliana buonissima che si prepara tra il mese di agosto e quello di ottobre, un piatto particolarmente gustoso e profumato: i “purpiceddi murati” (polipetti murati).
“Conzala comu voi, sempri cucuzza è…”
Chissà perché i siciliani ce l’hanno tanto con le zucchine, non c’è un detto che ne parli in maniera positiva.
“I buttigghi di sarsa di pummaroru”
Fare la salsa di pomodoro non è semplicemente cucinare, ma una vera impresa, una ritualità, un’occasione per riunire la famiglia e quindi anche per litigare tra parenti, un’operazione titanica che si svolge una volta l’anno, perché se una faticaccia si deve fare, meglio farla in una sola volta, un po’ come togliersi un dente!
Lo sfincione, tra delizia e sporcizia
Lo sfincione nasce come un cibo per le feste, ma è un piatto povero: l’idea di fondo é aggiungere alla pasta di pane “schietta” (semplice) una “conza” (condimento) ottenuta usando prodotti semplici e poco costosi: cipolla, acciughe, cacio cavallo, pomodoro.
I “babbaluci”, un ottimo passatempo
Tra i tanti ricordi d’infanzia è impossibile non ripensare a quelle giornate estive e assolate, durante le quali si andava in campagna a raccogliere i “babbaluci” che si raggruppavano all’apice delle piante secche e spinose creando delle strane sculture naturali.
“I fasola ‘ncirata”
I Siciliani, come spesso succede ai popoli che vivono al caldo, quando arriva la stagione estiva, con tutta la sua afa ed almeno quaranta gradi all’ombra, amano mangiare le minestre e tutti quei cibi “brodosi” che fanno innalzare la temperatura corporea fino all’ inverosimile.
La caponata di melanzane con formula magica
La caponata è uno dei piatti siciliani tra i più noti, ma anche tra i più ricchi di varianti, ogni città o paese ha una sua particolare interpretazione.