Stamattina mi sveglio e accendo subito il computer come faccio sempre, per vedere se sono arrivate prenotazioni o richieste via e-mail, per leggere le news, un occhiata al blog, etc.
Invece l’unica e-mail che ricevo è di Palermo-bloggalo, tramite facebook, che mi informa che stanotte c’è stata una scossa di terremoto di magnitudo 4.0 della scala richter a Palermo, per fortuna senza danni a cose e persone, ma la cosa fa sempre un certo effetto.
Molte persone l’hanno percepita, noi non abbiamo sentito nulla.
Alle 23.30 (ora della scossa più forte) eravamo nella grande nuova piazza che hanno costruito di fronte al Tribunale, una piazza tutta color cemento, con poco verde ma con molte panchine, che è diventata un punto di aggregazione per tante persone.
Noi eravamo lì a chiacchierare con un caro amico, mentre poco distanti, dei giovani giocavano a hockey sui pattini, cosa che ci aveva affascinati e divertiti.
Su quella grande piazza e in più presi da una discussione molto interessante, non abbiamo avvertito nulla, per fortuna perchè non è certo una bella esperienza.
Ma stamattina questo risveglio è stato strano.
Il pensiero è andato subito all’Abruzzo, alle tante persone che ancora soffrono le conseguenze del terremoto. Il pensiero è andato a L’Aquila e poi alla mia città. Il pensiero è andato sulle persone che amo, sapevo che non c’erano stati danni, ma un giretto di telefonate…
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